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Razzo in caduta, l'Arcipelago nella traiettoria

La Protezione civile ha diffuso nuove informazioni sulle aree in cui potrebbero cadere frammenti del razzo che si sta avvicinando alla terra

Foto di repertorio

Ci sono anche la parte sud dell'Arcipelago toscano e l'Argentario nella possibile fascia di traiettoria di caduta del razzo cinese che si sta avvicinando velocemente alla terra, come si può vedere nella mappa delle possibili zone di caduta del razzo, che è stata aggiornata nel tardo pomeriggio.

Come spiega la Protezione civile nazionale in un aggiornamento delle ore 22 di oggi, sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana durante il nuovo incontro del tavolo tecnico presieduto dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, si è ulteriormente ridotta la finestra temporale relativa al rientro sulla Terra del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, e questo consente di escludere la prima delle tre traiettorie inizialmente individuate.

Scendono quindi a due le traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane nell’arco temporale compreso tra le 2 di questa notte e le ore 7 di domani mattina, 9 Maggio.

Le 2 possibile traiettorie del razzo (aggiornate alle ore 22)

Al tavolo tecnico hanno partecipato anche rappresentanti delle Regioni potenzialmente interessate, per la condivisione di analisi e aggiornamenti sull’evoluzione delle operazioni con i territori e con le strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile.

"È utile ricordare che resta remota la probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio. - si legge nella nota della Protezione civile - Tuttavia il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione attraverso i dati disponibili fino all’avvenuto impatto al suolo".

Nel Comitato operativo della Protezione civile svoltosi ieri e convocato dal capo della Protezione civile nazionale, in base alle informazioni rese disponibili dalla comunità scientifica, sono state diffuse le seguenti informazioni utili per i cittadini:

- è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;

- i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;

- all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;

- è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto;

- alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all'impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.

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Qua sotto l'immagine del razzo in caduta catturata da Virtualtelescope