Cronaca

Elicottero caduto a Montecristo, probabile avaria

Il presidente del Parco Sammuri: "Il comandante Simone Bottai ha effettuato una manovra d'emergenza che ha salvato la vita all'equipaggio"

L'elicottero, partito da Roma intorno alle 9 per portare sull'isola di Montecristo attrezzature per la videosorveglianza, è precipitato su un costone roccioso a circa venti metri dal mare, in prossimità di Cala del Prete. Due membri dell'equipaggio, tra cui il pilota, sono rimasti illesi, il terzo ha riportato una frattura e contusioni varie ed è stato trasferito con l'elisoccorso all'ospedale di Siena. 

Stando ai primi rilievi e alle testimonianze dell'equipaggio, l'incidente è accaduto per un'avaria ma la manovra messa in atto dei piloti per l'atterraggio di emergenza ha evitato la strage anche se il velivolo si è capovolto e spezzato in due. Un masso ne ha poi franato la caduta lungo il versante. 

L'Ispettorato della Forestale ha disposto l'immediato invio sul luogo dell'incidente di un altro elicottero a supporto delle operazioni di soccorso, particolarmente difficoltose in un'area priva di strade e quasi inaccessibile.  

L'isola di Montecristo è una riserva biogenetica statale e fa parte del Parco dell'Arcipelago Toscano. Ha una superficie di 1.039 ettari ed è custodita e amministrata dal Corpo forestale.

“Poteva essere una tragedia – ha commentato il presidente del Parco Giampiero Sammuri - se il comandante della base elicotteri Cfs di Cecina, commissario capo Simone Bottai, non avesse con grande perizia effettuato una manovra di emergenza di grande difficoltà che ha salvato la vita all’equipaggio."

Dal 2014, lo stesso Sammuri e altri rappresentanti del Parco hanno piu volte usato questo elicottero grazie a una convenzione sottoscritta con il Corpo Forestale per interventi di monitoraggio ambientale e antibracconaggio. "Abbiamo potendo constatare direttamente - ha detto Sammuri - la grande professionalita del personale, confermata da questa vicenda".