Cronaca

Lapide alla memoria sfregiata con una svastica

Indignazione e rabbia nelle parole del sindaco Falorni, nel commentare lo sfregio compiuto ai danni del monumento a una vittima del nazifascismo

Risveglio amaro per i cittadini di Castelfiorentino, che questa mattina hanno trovato una svastica, impressa con una bomboletta spray, sulla lapide dedicata a Aladino Bartaloni, impiccato a 20 anni dai nazisti in ritirata, nel giugno 1945, nella frazione di Granaiolo.

"Questa è la vergogna che oggi abbiamo trovato sulla lapide di Aladino Bartaloni, ventenne impiccato dai nazisti. È una delle lapidi sulle quali portiamo le corone di alloro il 25 aprile - ha scritto su Facebook il primo cittadino, Alessio Falorni -, uno dei monumenti laici sui quali si fonda la nostra memoria e il nostro senso di coesione".

"Non è la prima volta che accade una cosa del genere nelle nostre zone in questo periodo - ha commentato il primo cittadino -; anzi, questa è solo l'ultima di una serie di sfregi con il segno del nazismo fatti a luoghi storici, simboli della cittadinanza, e istituzioni. Da una parte della politica, quella che queste cose le spaccia per bravate, invocando il benaltrismo ("ci son cose più importanti da fare che combattere il fascismo"), attendiamo le solite dichiarazioni che minimizzano".

"Personalmente - ha concluso Falorni -, vi dico che invece lo capiamo bene, il tentativo in corso. Che è quello di riportare in vita ideologie morte, ma in un modo più subdolo, senza citarle mai direttamente e sfruttando la rabbia della gente, utilizzandola per giustificare tutto, anche ciò che è ingiustificabile. Castello invece non giustifica questi attacchi alla sua storia. Non li tollereremo, perché questi sono sfregi espliciti alla nostra memoria, e ai nostri sentimenti più autentici. Quelli sui quali abbiamo costruito la nostra comunità. Castello non giustifica, e non dimentica. E io, che sono il Sindaco di questo paese, lo dico agli autori di questa ferita, nel modo più limpido di cui sono capace.Non passerete. Mai".