Cronaca

Morte di Arfaoui, ascoltati i quattro poliziotti

Sono in tutto 15 le persone interrogate a seguito del decesso del 31enne che era stato ammanettato e legato poiché dava in escandescenze

In attesa dei risultati dell'autopsia, le indagini sulla morte di Arafet Arfaoui proseguono con gli interrogatori delle persone presenti al momento dei fatti. Il 31enne tunisino è deceduto giovedì in un money transfer di via del Papa, presumibilmente colto da malore quando già era stato ammanettato e legato alle caviglie. Polizia e sanitari del 118 erano infatti intervenuti perché l'uomo stava dando in escandescenze, a quanto risulta non risparmiando calci, pugni e morsi.

Per il momento la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti e le persone finora interrogate, in tutto quindici, sono state invitate in quanto informate sui fatti. Fra loro anche i quattro agenti della squadra Volante intervenuti sul posto, dopo la chiamata al 113 del gestore del money transfer. 

Dalla stanza della pm Christine Von Borries, titolare delle indagini, poco trapela, se non che non sarebbero emersi elementi che facciano pensare a evidenti irregolarità nel comportamento tenuto in quel frangente da poliziotti e soccorritori. Tutte le testimonianze sarebbero sostanzialmente concordanti e confermate dalle immagini video riprese da alcune telecamere, sia interne al money transfer sia esterne.

Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Firenze.