Nicolò Giuseppe Vecchio aveva 60 anni e stava per andare in pensione, invece è morto sul lavoro. E' successo ieri, nella campagna vinciana. L'operaio è deceduto a causa di un incidente con la minipala. Il mezzo si è rovesciato, sbalzandolo a terra e per l'uomo non c'è stato niente da fare.
“Era da poco venuto da noi per informazioni su come andare in pensione - dice Stefano Pini di Fillea Cgil Firenze- siamo addolorati e vicino alla famiglia".
Oggi, poi, un altro incidente sul lavoro a Montespertoli. Un operaio di 66 anni stava lavorando su un tetto in via Adige quando la copertura ha ceduto e lui ha fatto un volo di otto metri. E' stato trasportato al pronto soccorso di Empoli in gravi condizioni.
"Servono investimenti nella prevenzione - osserva Pini- e va anticipata la pensione per gli over 60, i più colpiti dagli infortuni”.
“Nicolò era una operaio da noi conosciuto ed apprezzato; un operaio che ha iniziato a lavorare in giovanissima età, che pochi giorni fa era venuto da noi per avere informazioni sulla possibilità e i tempi di andare in pensione. Siamo profondamente addolorati, ci stringiamo attorno alla sua famiglia, di cui siamo a disposizione, e ai compagni di lavoro. La dinamica dell'infortunio subito da Nicolò non è stata ancora definita e noi riponiamo la massima fiducia sugli enti di controllo e la magistratura - dice Pini -La situazione del settore è drammatica e inaccettabile, sia a livello nazionale che fiorentino".
E aggiunge: “Anche a Firenze purtroppo si evidenzia l'urgenza di un investimento maggiore nella prevenzione e nei controlli dei cantieri, basta vedere che a Firenze l'incidenza degli infortuni in edilizia negli ultimi anni è mediamente peggiorata rispetto alle altre province della Toscana. Anche la questione anagrafica è un aspetto da evidenziare in quanto, secondo le nostre statistiche, un infortunio mortale su quattro è subito da un operaio over 60. Per queste ragioni la Fillea sostiene da tempo che il legislatore deve intervenire con urgenza per anticipare l'accesso alla pensione degli edili, oltre che a prevedere una normativa nuova in materia di omicidio per incidente sul lavoro”.
“E’ insopportabile - commenta il coordinatore della Cgil Empolese Sergio Luschi- la frequenza con cui si verificano infortuni sul lavoro che, in alcuni casi, diventano vere e proprie tragedie. Abbiamo la necessità di riportare al centro del dibattito politico il tema della sicurezza sul lavoro, di non considerarla più un optional.C'è bisogno di una legislazione stringente, è un fatto di civiltà”.
proprio sulla questione degli incidenti sul lavoro, fa sapere la Cgil, il sindacato ha chiesto un incontro con il prefetto.