Cronaca

Capotreno accerchiato e bersagliato di insulti

In dodici, tutti nigeriani, hanno iniziato a dare del razzista all'uomo che chiedeva loro il biglietto. Una donna se l'è presa anche con i carabinieri

Una situazione che è apparsa subito molto complessa da gestire quella che si è parata davanti ai carabinieri chiamati ieri pomeriggio per risolvere il diverbio, sempre più animato, che si stava verificando a bordo del treno Empoli-Siena. Quando sono arrivati, hanno trovato il capotreno accerchiato da dodici nigeriani che lo stavano insultando e minacciando solo perché aveva chiesto loro, come è logico, di esibire il biglietto. 

Tre le pattuglie che è stato necessario inviare per calmare gli animi e riportare la situazione alla normalità. Quasi tutti si sono, alla fine, convinti a pagare il biglietto. Tranne una donna, anche lei nigeriana di 35 anni e residente a Certaldo che alla fine si è ritrovata le manette ai polsi per resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

Quando i militari le hanno detto, insieme ai suoi stessi connazionali, che avrebbe dovuto necessariamente pagare il biglietto, lei ha risposto che non lo avrebbe fatto. Ragione per cui è stata invitata a scendere dal convoglio. Alla fine, presa dall'ira, si è scagliata addosso a uno dei militari e lo ha graffiato sulle mani per non farsi portare fuori dal treno. Con non poche difficoltà i carabinieri sono riusciti a contenerla e a portarla in caserma. Il treno quindi è ripartito con oltre mezz’ora di ritardo e la donna è stata arrestata. L'arresto è stato poi convalidato e la donna si è scusata abbracciando il carabiniere che aveva aggredito.