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Raro infarto in giovane età, "Così la abbiamo salvata"

Il suo cuore si è fermato e le manovre rianimatorie parevano vane: la corsa in sala di emodinamica, l'angioplastica e ora lei sta bene

Foto d'archivio

E' rarissimo ma è successo: il cuore di una donna di 37 anni appena d'improvviso si è fermato. Infarto miocardico acuto, per di più complicato da arresto cardiocircolatorio refrattario alle manovre rianimatorie. Insomma lei era come morta. E invece no: all'ospedale San Giuseppe di Empoli è stata trasportata in arresto cardiaco in sala di emodinamica, dove è stata sottoposta ad angioplastica sulla coronaria occlusa, con rapida ripresa della funzione cardiaca, respiratoria e cerebrale.

Sta bene la giovane protagonista oltre un anno fa della vicenda resa nota dalla Asl Centro oggi dopo il suo primo controllo programmato di follow up clinico. 

A ricordare quei momenti concitati è il dottor Leonardo Misuraca, direttore dell'Emodinamica del San Giuseppe che afferisce alla struttura operativa complessa di Cardiologia diretta da Attilio Del Rosso.

"Si può dire che ormai era deceduta"

“L’eccezionalità del caso sta nel fatto che è piuttosto raro incontrare un infarto miocardico classico in una donna di 37 anni", spiega Misuraca. 

“La ragazza in pronto soccorso - racconta - è andata in arresto cardiaco, non rispondeva alla defibrillazione e a nessuna manovra respiratoria, si può dire che era deceduta. Pur nutrendo scarse speranze, abbiamo deciso di tentare il tutto per tutto portandola in sala". 

"Alla coronografia - prosegue il medico - il vaso principale del cuore risultava chiuso. Riaprendo il vaso con l’angioplastica, impiantando uno stent, il cuore è ripartito e la paziente non ha avuto problematiche neurologiche. Abbiamo volutamente atteso un anno dall'evento acuto per avere il follow up e oggi possiamo dire che la paziente sta bene”.

Cardiologia ed Emodinamica in numeri

Nel 2024 la Struttura Operativa Complessa di Cardiologia diretta da Attilio Del Rosso ha registrato 1196 ricoveri dei quali 369 per infarto miocardico acuto con una mortalità intraricovero del 2,5%. 

Sempre nel 2024 la struttura di Emodinamica, invece, ha registrato 1200 procedure totali; 540 angioplastiche coronariche delle quali più dell’80% eseguito su pazienti con sindrome coronarica acuta/infarto miocardico