Cronaca

Volontario di 84 anni picchiato fuori dalla mensa

Soccorso dai sanitari del 118, è stato portato in ospedale dove è stato operato e ricoverato in prognosi riservata. Bloccato l'aggressore

L'ospedale San Giuseppe di Empoli

Un anziano volontario di 84 anni sarebbe stato aggredito e picchiato fuori dalla mensa popolare dove aveva appena terminato il suo turno. 

Il fatto è accaduto nella tarda mattina di ieri a Empoli. Secondo quanto appreso ci sarebbe stata una discussione in strada e l'84enne sarebbe stato aggredito da un uomo, un senzatetto frequentatore abituale della mensa gestita dalla Misericordia nei pressi della stazione ferroviaria.

L'anziano volontario sarebbe stato preso a pugni e, caduto a terra, colpito ancora. L'intervento di un altro volontario ha messo fine alla violenza allontanando l'aggressore.

Soccorso dai sanitari del 118, l'84enne è stato portato all'ospedale di Empoli in codice giallo. Avrebbe riportato diverse fratture e un trauma al polmone, ma sarebbe sempre rimasto cosciente. Sottoposto ad una operazione, è ricoverato in prognosi riservata.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno bloccato il presunto aggressore e avviato le indagini per ricostruire con esattezza l'accaduto. 

Le Misericordie della Toscana, attraverso una nota, hanno espresso vicinanza al volontario e alla Misericordia di Empoli, condannando l'accaduto.

“Ancora una volta - dice il presidente delle Misericordie della Toscana Alberto Corsinovi - a fare le spese della violenza che purtroppo sempre più spesso esplode in modo incontrollato è un volontario, una persona buona che a 84 anni ha ancora la voglia di mettersi a disposizione di chi ha bisogno. E questo fa ancora più male. Non possiamo rassegnarci al fatto che chi, gratuitamente, si spende per gli altri, mettendosi a disposizione delle proprie comunità, debba rischiare anche la propria incolumità per aggressioni violente purtroppo sempre più frequenti e torniamo a dire: giù le mani dai volontari”.

“I volontari, che non risparmiano mai forze e impegno per aiutare il prossimo - conclude Corsinovi-costituiscono un vero patrimonio dell’umanità, che non possiamo permetterci di mettere a rischio. Tutti, a cominciare dalle istituzioni, devono sentire il dovere etico e morale di proteggere questo che rappresenta il più bel capolavoro del nostro Paese".