Si sono ritrovati in trecento davanti ai cancelli della raffineria Eni di Stagno a Livorno, lavoratori sia diretti che delle ditte appaltatrici, per dire no alla sua chiusura. E dopo aver manifestato davanti allo stabilimento hanno raggiunto in corteo la sede del Comune, scandendo slogan contro il governo Renzi, il Jobs Act e il ridimensionamento dell'art.18.
La manifestazione è stata organizzata da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm.
Fabrizio Musto, segretario provinciale Filctem Cgil, spiega che il mantenimento del sito produttivo di Livorno è prioritario: "Siamo nettamente contrari alla vendita della raffineria. Va mantenuta perché è un sito produttivo che ha tutte le caratteristiche per continuare a produrre e impiegare i 1200 lavoratori che impiega. Diciamo no anche all'ipotesi di trasformazione in polo logistico di stoccaggio. Questa e' la nostra posizione che porteremo a Roma il 23 al tavolo con il governo"