Attualità

L'epidemia di Covid non molla la Toscana

I toscani attualmente positivi sono il 3% dei contagiati totali ma si continuano a registrare nuovi casi. Gli alti e bassi dell'indice Rt

Nuovo rapporto settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid dell'Agenzia regionale di sanità della Toscana, con i dati più rilevanti in evidenza aggiornati a ieri, 2 Luglio.

Sono 324 i toscani attualmente positivi al SarsCov2 (3% della casistica totale), di cui solo 14 sono ricoverati in ospedale. Questo dato è in diminuzione da oltre un mese, grazie al progressivo aumento dei pazienti che guariscono e alla costante diminuzione dei nuovi casi positivi. L’andamento dell’epidemia nelle province però non è uniforme. Massa e Carrara e Lucca hanno mostrato finora una crescita più rapida, seguite da Firenze, mentre le province meno colpite sono quelle di Livorno e Siena. Sul territorio regionale l'epidemia sembra perdere terreno ma continuano ad essere rilevati microfocolai come quelli di Pian di Scò e dell'Impruneta (vedi articolo in home page). Visualizzando il grafico riportato sul sito dell'Ars e relativo all'indice Rt (ovvero al numero medio di nuovi contagi per ogni persona infettata), dal 24 al 29 Giugno in Toscana è sempre stato superiore a 1:

29/6 Rt 1,06

28/6 Rt 1,28

27/6 Rt 1,35

26/6 Rt 1,28

25/6 Rt 1,20

24/6 Rt 1,27

23/6 Rt 0,8

Per quanto riguarda i decessi, la provincia di Massa e Carrara è stata finora la più colpita, seguita da quelle di Firenze, Lucca e Pistoia. Tutta l’area geografico-amministrativa delle province di Arezzo, Siena e Grosseto è stata meno interessata. La letalità in Toscana (percentuale di decessi su totale dei contagiati) è pari al 10,8% e si mantiene al di sotto della media nazionale (14,4%).

I nuovi casi giornalieri hanno raggiunto numerosità molto basse (5 mediamente nell’ultima settimana). Attualmente su 1.000 persone sottoposte a tampone (compresi eventuali tamponi di controllo per guarigione dei malati), 3 risultano positive. "La percentuale (0,3%) è diminuita nel tempo - spiegano gli studiosi dell'Ars - ed è ormai stabile su questi valori, coerentemente con l’esaurimento dell’epidemia".

Incidenza, velocità di crescita della curva epidemica, percentuali di ricoverati e proporzione dei ricoveri in terapia intensiva variano notevolmente nelle tre aree vaste per vari fattori, come la densità abitativa, il  tempo d’insorgenza dei primi contagi, organizzazione dei servizi sanitari. La situazione, aggiornata al 2 luglio, mostra come in ciascuna azienda la disponibilità di posti letto di intensiva e di area medica è molto superiore ai posti letto occupati da degenti con Covid-19. Nelle terapie intensive, rispetto alla capienza massima, i letti occupati rappresentano sono al momento solo 2,4%.