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Esami senza ticket ad amici e parenti

Indagate 43 persone fra medici, infermieri e tecnici di laboratorio nell'ospedale Santo Stefano. Saraebbero più di un migliaio le analisi sospette

Sono accusate di aver eseguito prelievi ed esami del sangue ad amici e parenti senza far pagare loro il ticket sanitario le 43 persone - fra cui medici, infermieri e tecnici di laboratorio - indagate dalla procura di Prato, a vario titolo, per truffa e peculato.  

La Guardia di Finanza si è presentata nei laboratori e ha posto sotto sequestro vari documenti.  

Gli esami 'sospetti' su sangue, urine e tamponi sarebbero più di un migliaio, corrispondenti a qualche centinaio di persone. 

L'indagine è iniziata a seguito di una segnalazione anonima e successivamente anche l'Azienda Usl Toscana Centro ha presentato un esposto.

"Stiamo collaborando con la Guardia di Finanza che, su delega della procura, sta effettuando attività tecnica per accertamenti su irregolarità emerse nella gestione del laboratorio di analisi in quanto vi è il fondato motivo di ritenere che in più occasioni sia stato eluso il pagamento del ticket - si legge in una nota dell'Asl - L'Azienda sanitaria ha immediatamente attivato una commissione di inchiesta interna per verificare eventuali responsabilità nonché la commissione di disciplina".

Fra gli indagati c'é anche la direttrice del Dipartimento di medicina di laboratorio Toscana Centro, Patrizia Casprini.