Sono state proprio quelle irregolarità nei dispositivi di etichettatura a portare gli agenti ad operare un totale di 57 sequestri amministrativi. Sono inoltre state contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 18.000 mila euro.
Gli uomini del Corpo forestale hanno complessivamente controllato 44 punti vendita di 7 catene di grande distribuzione dopo aver accertato che in commercio, anche per la crisi della produzione, si trovano numerose marche di olio extra vergine di oliva che riportano in etichetta riferimenti ai più vari attributi qualitativi, con l'intento di distinguere quel prodotto specifico dagli altri appartenenti alla stessa categoria merceologica ed attirare così l'attenzione del consumatore.
Ma l'aumento dei controlli si è reso necessario anche per far fronte ai forti interessi di associazioni criminali che il calo di produzione sta portando intorno al mercato dell'olio, con traffici illegali di prodotti di scarsa qualità basso valore qualitativo, o addirittura oggetto di furto come sta accadendo in Puglia, a danno delle produzioni nazionali, ed in particole di quelle toscane di eccellenza.