La fuga del carcerato era iniziata poco dopo le 13. L'uomo ha prima scavalcato la recinzione del campo sportivo poi il muro esterno del penitenziario. Le ricerche sono scattate subito: un agente della vigilanza ha assistito alla scena e ha dato l'allarme. Intorno alle 14.30, il fuggitivo è stato avvistato nei pressi del cimitero di Ugnano ed è stato bloccato dalla polizia penitenziaria. All'operazione hanno preso parte anche polizia e carabinieri.
Il detenuto ha 30 anni ed era rinchiuso a Sollicciano in attesa di giudizio dal 18 dicembre scorso per spaccio di droga, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale.
Commentando la vicenda Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha sottolineato che il suo sindacato si batte da tempo contro la prassi "di lasciare rientrare i detenuti nelle loro stanze solo per dornire lasciando alle telecanere il controllo". "Lasciando le sezioni detentive all'autogestione dei detenuti - spiega Capece - si potrebbero ricostituire quei rapporti di gerarchia tra detenuti per cui i più potenti e forti potrebbero spadroneggiare sui più deboli e determinare situazioni di tensione ed eventi critici, come conferma l'evasione di oggi".