Si tratta di progetti finanziati per ora in via sperimentale dalla Regione con fondi propri e da alcuni privati attraverso il 5x1000. Il totale per ora è di un budget da 4,6 milioni di euro, ma l'obiettivo è quello di mettere le mani sui fondi che l'Unione europea distribuirà attraverso Horizon dopo l'Expo.
Progetti realizzati grazie alla collaborazione tra gli assessorati regionali all'Agricoltura, alla Ricerca e alla Salute. Progetti interconnessi che vanno dalla tracciabilità dei prodotti allo studio delle molecole dei tartufi, del Brunello di Montalcino, piuttosto che dei pesci, per capirne le proprietà salutistico/nutrizionali.
Il focus è soprattutto sulla nutraceutica - 14 progetti in tutto - ovvero l'impatto positivo che certi alimenti possono avere nel momento in cui si vanno a trattare alcune malattie.
Grande risalto poi anche all'Agrofood - 17 progetti finanziati - attraverso cui si cerca di valorizzare gli alimenti della tradizione culinaria toscana.
Il 32 esimo progetto è invece dedicato alla valorizzazione dell'acquacoltura toscana, che si incentra sulla produzione di alimenti trasformati a base di pesce allevato nelle imprese toscane del settore.