Attualità

Fallaci, l'omaggio del Consiglio regionale

A nove anni dalla morte della giornalista e scrittrice fiorentina, l'assemblea toscana le dedica la sala stampa di Palazzo Panciatichi

A Oriana Fallaci, scrittrice e penna graffiante del giornalismo italiano che partecipò giovanissima alla Resistenza e fu la prima donna in Italia ad andare al fronte come inviata, il Consiglio regionale della Toscana dedica a lei la sala stampa dove ogni giorno i giornalisti seguono i lavori dell'Aula, proprio vicino a quella intitolata ad un'altra grande firma, a quella di Indro Montanelli.

In sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, il presidente del consiglio Eugenio Giani ha ricordato la giornalista fiorentina, insieme ai consiglieri regionali Lucia De Robertis e Giovanni Donzelli. Presenti anche i consiglieri Stefano Scaramelli, Manuel Vescovi e Stefano Mugnai.

Presente anche il presidente dell'Associazione stampa toscana, Sandro Bennucci, che ha sottolineato l'importanza della sala stampa in consiglio regionale soprattutto per chi è giornalista precario o freelance e non ha una redazione dove lavorare.

“Non solo sono state raddoppiate le postazioni di lavoro per i giornalisti, in un momento molto critico per la nostra categoria, con il 65% di lavoratori precari, disoccupati e free lance – ha affermato – ma soprattutto è stata data dignità di riconoscimento al nostro lavoro”.

Anche il regista Franco Zeffirelli ha voluto ricordare la Fallaci inviando una lettera di ringraziamento al presidente del consiglio regionale e a Sandro Bennucci:" colgo l'occasione per porre un ringraziamento e un plauso non formali - aggiunge Zeffirelli - a Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale della Toscana e al mio caro amico Sandro Bennucci, presidente dell'Associazione stampa toscana, per la felice idea d'intitolare proprio a Oriana, e proprio in questo giorno, la nuova sala stampa riservata ai giornalisti che raccontano i lavori istituzionali ma anche la vita di Firenze e della Toscana". Zeffirelli conclude dicendosi "certo che Oriana, cronista sempre sincera e veritiera, anche se poco istituzionale, avrebbe apprezzato ogni proposta e decisione in suo ricordo".

Nel pomeriggio presso il Cimitero Evangelico agli Allori di Firenze al via il progetto culturale di incontri e spettacoli “Don’t cry”, iniziativa a cura di Fondazione Pubbliche Assistenze/Humanitas, Comitato Consorziale delle Chiese Evangeliche e Nuovi Eventi Musicali (NEM), in collaborazione con Kaos Balletto di Toscana.

Le ultime luci della giornata saranno salutate con “Don't cry, Bach suite”, messa in scena pensata per l’occasione da Mario Setti, presidente NEM, che firma la sua prima regia. Una sorta di viaggio a ritroso per ricordare, andando indietro nel tempo e attraversando giovinezza, maturità e rinascita.