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Fassina, Parrini e l'incubo dei 101

Il leader della minoranza pd accusa Renzi di aver guidato i franchi tiratori che 'bocciarono' Prodi al Quirinale. La replica: "Stefano, #riposati"

Botta e risposta senza esclusione di colpi tra Stefano Fassina, uno dei leader della minoranza interna al Partito Democratico e Dario Parrini, deputato e segretario del Pd toscano.

Ad aprire le danze è stato Fassina che, intervenendo da Montecitorio a una settimana esatta dall'avvio delle votazioni per eleggere il futuro capo dello Stato, ha sparato una bordata nei confronti del premier/segretario: "A differenza di quelli che oggi chiedono disciplina e due anni fa hanno capeggiato i 101, noi siamo persone serie. Nessuno - ha detto Fassina - deve temere da noi i franchi tiratori". Il che significa che la minoranza Pd rispetterà le indicazioni di Renzi sul nome da sostenere nella corsa al Quirinale, ma anche che, secondo i dissidenti, se nel 2013 Romano Prodi fu bloccato nella sua corsa verso il Colle, questo è stato per volere dello stesso Renzi.

"C'era Renzi a capo dei 101?" domandano i cronisti della Camera. "Non è un segreto", replica Fassina.

Ma la ricostruzione non convince i renziani, primo fra tutti il segretario toscano Dario Parrini, che ha affidato a twitter la sua riflessione sarcastica: "Sentito Fassina su Renzi capo di 101. Un giorno incolperà Renzi per scandalo Eni-Petronim e caso Montesi. Stefano #bastafiction #riposati".

Dello stesso tenore il commento del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerrini, che ha bollato la teoria di Fassina come "Una sciocchezza incredibile" mentre un altro senatore toscano, Andrea Marcucci, sempre su twitter l'ha definita una "sciocchezza disarmante".