Federalberghi ritiene che le clausole distorcano le regole del libero mercato e assoggettino le imprese ad un regime di commissioni sempre più gravoso, impedendo l’ingresso nel mercato di nuovi operatori dell’intermediazione, a tutto svantaggio dei consumatori finali.
“Di fatto i nostri alberghi sono prigionieri di un sistema che li priva della possibilità di proporre offerte alternative - ha spiegato Pierluigi Masini, segretario generale di Federalberghi Toscana - magari mirate su determinati periodi dell’anno in cui i flussi turistici sono più bassi, così da aumentare il tasso di occupazione camere”.