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Finanziamenti al Forteto, oltre l'abuso

Sono due le persone indagate in un nuovo filone d'inchiesta aperto sui finanziamenti erogati dalla Regione Toscana alla comunità del Forteto dal 2002 al 2008

Si tratta di contributi concessi sia alla cooperativa che alla Fondazione del Forteto per progetti educativi e convegni di formazione che, secondo la magistratura, non sarebbero mai stati realizzati. L'ipotesi di reato è quindi di truffa ai danni dello Stato. Una vicenda peraltro segnalata anche dalla commissione d'inchiesta costituita in consiglio regionale sugli affidi di bambini e ragazzi alla comunità del Forteto. E' invece in corso il processo scaturito dal primo filone d'indagine sui maltrattamenti e gli abusi sessuali ai danni dei ragazzi affidati alla comunità e in cui sono imputati il fondatore del Forteto Rodolfo Fiesoli e 22 suoi collaboratori. Nel procedimento la Regione Toscana si è costituita parte civile.
Dopo l'intervento di ieri del presidente della commissione consiliare d'inchiesta, Stefano Mugnai, continuano le reazioni politiche agli ultimi sviluppi della vicenda.
''Durante i lavori della commissione abbiamo purtroppo constatato il dramma umano e sociale vissuto da alcuni minori affidati dal Tribunale di Firenze al Forteto - ha dichiarato il consigliere regionale Paolo Bambagioni (Pd), vicepresidente della commissione d'inchiesta consiliare - E' bene che la magistratura faccia emergere le responsabiltà personali specifiche e i livelli di copertura assicurati al Forteto che hanno consentito che questi crimini odiosi si potessero perpetuare per trent'anni. Niente potrà risarcire moralmente il dramma vissuto da questi ragazzi ma è doveroso da parte politica fare chiarezza senza dogmi ideologici''
Durissimo il commento del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli: ''La Regione ha continuato a finanziare lautamente le attività della comunità degli abusi, oltre 600.000 euro per tre progetti, anche quando il sistema del Forteto era stato denunciato con coraggio dalle vittime''. ''Se il governatore Rossi non ha il coraggio di spiegare perchè ha continuato a dare soldi pubblici alla comunità della vergogna - conclude Donzelli - sia la magistratura ad appurare se tutto si è svolto in modo trasparente''.
''Finalmente tutti i livelli istituzionali stanno aprendo gli occhi su una vicenda torbida che ha segnato per sempre la vita di decine di ragazzi e che ora sta rivelando il danno economico per le casse regionali - afferma la capogruppo del Centro Democratico in Consiglio regionale Maria Luisa Chincarini, membro della commissione consiliare - E' scioccante che con i soldi dei cittadini toscani siano stati finanziati progetti la cui effettiva realizzazione non è mai stata controllata. La commissione d'inchiesta di cui
ho fatto parte ha evidentemente sollevato un tappeto sotto il quale tanta sporcizia era stata nascosta in questi anni, senza badare alle vittime delle violenze e alle tasche dei contribuenti toscanni''.