Attualità

Fiocchi rossi al Meyer per dire no all'Aids

Moltissimi operatori dell'ospedale pediatrico hanno indossato il simbolo della lotta alla malattia. In aumento le infezioni nei bambini

L'iniziativa è stata organizzata nella Giornata mondiale della lotta all'Aids per gettare una luce su una patologia ancora presente nella vita di tante donne e bambini e vi hanno aderito anche i volontari del servizio civile, gli operatori di front office e il personale della Fondazione Meyer. Le infezioni nei bambini sono in incremento.

"In particolare il tasso di trasmissione nei piccoli nati da donne immigrati hiv positive è tre volte superiore a quello delle donne italiane - spiega la responsabile del centro di rifeirmento regionale Luisa Galli - Questo perchè in Italia le donne immigrate Hiv positive hanno ancora difficoltà ad accedere al test e alle terapie retrovirali in gravidanza e hanno più raramente un buon controllo dell'infezione al parto".

Dal 1985 ad oggi sono stati quasi 10.000 i piccoli con infezione da Hiv o nati da madri Hiv positive registrati dal centro di riferimento del Meyer. 

Attualmente in Italia i bambini e gli adolescenti Hiv positivi seguiti dai medici sono 700, con un'età media di 13 anni, a cui se ne aggiungono altri 500 nati ogni anno da madri Hiv positive.

“La prevenzione, attuata tramite terapie antiretrovirali in gravidanza per evitare la trasmissione del virus da madre a figlio - spiega la professoressa Luisa Galli, responsabile del Centro di riferimento regionale del Meyer - hanno fatto sì che sempre meno bambini acquisiscano l'infezione dalla madre. Attualmente il tasso di trasmissione nel nostro centro è dell'1% rispetto al 20% dell'epoca antecedente  a queste profilassi”.

Il Centro del Meyer opera per prevenire altre infezioni trasmissibili da madre a figlio come la sifililide, la tubercolosi, l'infezione da citomegalovirus ed altre. L'attività viene svolta in regime di ricovero ordinario, di day hospital oppure in ambulatorio, assicurando servizi come assistenza psicologica, diagnosi precoce dello stato di infezione e follow-up infettivologico ed immunologico del bambino, gestione delle patologie correlate, monitoraggio immunologico, virologico, microbiologico e della resistenza ai farmaci antiretrovirali, assistenza domiciliare, supporto psicosociale. 

Attivo anche un servizio di counselling per la prevenzione e il trattamento delle infezioni a trasmissione sessuale negli adolescenti e in caso di sospetto abuso.