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Dal 2019 via il superticket sulla digitalizzazione

Lo ha deciso la Regione Toscana nell'ultima seduta di giunta. Da aprile del prossimo anno sarà abolito il contributo di 10 euro imposto nel 2011

I tempi tecnici impongono che il provvedimento prenda il via da aprile 2019 ma da quel momento in Toscana non si dovrà più pagare il cosiddetto superticket sulla digitalizzazione che era stato imposto nel 2011. La misura è stata adottata nell'ultima seduta della giunta regionale e illustrata dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. 

La Finanziaria del 2011 imponeva alle Regioni un gettito, attraverso l'adozione dei superticket. I ticket aggiuntivi sono stati inseriti ma la Toscana fin dall'inizio li ha graduati in base al reddito esentando dal pagamento le famiglie con reddito inferiore ai 36mila euro. Poi, nel 2012, è stato inserito il contributo di 10 euro per la digitalizzazione da applicare a tutte le prestazioni di diagnostica per immagini, cioè rx, tc, ecografie, rx e scintigrafie. 

"Con questa delibera - ha detto l'assessore Saccardi -, oltre a rinnovare una serie di esenzioni che ormai da tempo fanno parte delle scelte della Regione Toscana, abbiamo anche delineato un percorso per eliminare, dal 1° aprile 2019, il contributo di 10 euro per la digitalizzazione".

Nello stesso provvedimento, si conferma anche per il 2019 l'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali erogate in favore dei lavoratori e loro familiari a carico, residenti in Toscana, disoccupati, in cassa integrazione e in mobilità.

Ecco quali sono i requisiti richiesti. Disoccupati e familiari a carico che abbiano cessato un lavoro dipendente o autonomo, in possesso di Dichiarazione di immediata disponibilità presentata al Centro per l'Impiego di competenza, con reddito del nucleo familiare fiscale fino a 27.000 euro (codice esenzione E90). Lavoratori collocati in cassa integrazione o in contratto di solidarietà difensivo e familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito fino a 27.000 euro (codice esenzione E91). Lavoratori in mobilità e familiari a carico iscritti nelle liste di mobilità, in possesso della Dichiarazione di immediata disponibilità presentata al Centro per l'Impiego di competenza, appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito complessivo fino a 27.000 euro (codice esenzione E92).