Politica

A Grosseto il Pd farà le primarie di coalizione

L'annuncio è del segretario toscano Dario Parrini, che su caso Sesto Fiorentino aggiunge: "Ho sempre pensato che i dissidenti volevano la scissione"

"Abbiamo governato bene Grosseto negli ultimi dieci anni con una maggioranza di sinistra aperta al centro che ha realizzato buone cose e che pensiamo di poter confermare nelle elezioni della prossima primavera". Così il segretario regionale democratico Dario Parrini, oggi a margine di un'iniziativa, lancia la strategia del Pd per Grosseto in vista delle elezioni comunali previste nella prossima primavera, aggiungendo: "Noi non temiamo nessuno".

Per il capoluogo maremmano il Pd e il centrosinistra non hanno ancora individuato un candidato che possa raccogliere il testimone dal sindaco uscente, Emiliano Bonifazi, che chiude in primavera il suo secondo mandato.  Una sfida tradizionalmente non facile per il centrosinistra, e tanto più stavolta che le principali opposizioni hanno già presentato i loro candidati: Antonfrancesco Vivarelli Colonna per il centrodestra, e Giacomo Gori per il Movimento 5 Stelle.

Non solo Grosseto tra le priorità del Pd per le prossime amministrative, ma anche il Comune di Sesto Fiorentino, dove la spaccatura interna al gruppo consiliare Pd ha portato alla sfiducia per la renzianissima Sara Biagiotti e l'arrivo di un commissario prefettizio, seguiti dall'espulsione dei "dissidenti", ora vicini all'area di Sinistra Italiana. "Ho sempre pensato che chi ha abbattuto il sindaco Biagiotti avesse in mente una scissione e un accordo con Vendola, puntualmente le mie previsioni si sono realizzate". "Il loro principale obiettivo - ha aggiunto - è far del male al Pd, gli dimostreremo che noi siamo ancora in grado di raccogliere il consenso della maggioranza dei sestesi".