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Covid, la primavera invoglia, troppi fuori casa

Con le belle giornate nelle città toscane è stata segnalata una consistente ripresa delle uscite di casa con rischio di assembramenti. E piovono multe

Si moltiplicano in tutta la Toscana le segnalazioni di persone che, spinte dalle belle giornate di primavera, hanno ripreso a uscire con eccessiva frequenza, magari con la scusa di dover fare commissioni di assoluta necessità, o di fare jogging, oppure di far fare un giro del palazzo al proprio bambino.

Le sanzioni elevate dalle forze dell'ordine che ovunque hanno stretto le maglie dei controlli, però, dimostrano che spesso l'urgenza non c'è. Solo a Firenze, venerdì, sono state 106 le multe (che ora vanno da 400 a 3.000 euro) ad altrettante persone pizzicate in giro senza una ragione. Con un post su Facebook, la sindaca di Fiesole Anna Ravoni ha di nuovo voluto fare chiarezza sulle motivazioni per cui le disposizioni del governo consentono di uscire di casa, soprattutto per fare attività fisica: "L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Sono sempre vietati gli assembramenti." Ieri, proprio a Fiesole, uno scatto postato dalla stessa prima cittadina, mostrava in lontananza un gruppo di persone assiepate su un Prato. 

Segnalazioni analoghe arrivano un po' da tutte le città toscane, da Livorno a Prato a Siena dove il sindaco Luigi De Mossi, in un videomessaggio ha detto: "Non bisogna pensare oggi che, con il bel tempo e l’avvicinarsi della Pasqua, si possa uscire. Ricevo molte segnalazioni e la tolleranza sarà sempre zero".

In Italia, dall'inizio dell'emergenza, sono state contestate 4.859.687 violazioni, 229.104 solo nell'ultimo fine settimana.