Si è chiuso con una condanna con rito abbreviato a cinque anni di carcere il processo a carico dell'agente di polizia penitenziaria accusato di aver molestato sessualmente la figlia adolescente di amici, a quel tempo dodicenne. Gli abusi si sarebbero consumati fra il 2014 e il 2015 durante le occasioni in cui le due famiglie si frequentevano oppure quando i genitori non potevano accorgersi che l'uomo di appartava con la figlia.
L'avvocato difensore dell'agente ha già annunciato ricorso in appello.