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Abuso di alcol fra i giovanissimi, per gli psicologi c'entra il Covid

Solo nell'ultimo fine settimana sono stati moltissimi in Toscana gli interventi di soccorso a ragazzini intossicati da alcolici. Come prevenire

Bevono, bevono tanto. Bevono troppo, talvolta fino a stramazzare a terra privi di sensi quando non addirittura in coma etilico. E sono piccoli, sono giovani e giovanissimi in gran parte minorenni. Solo nell'ultimo fine settimana sono stati decine in Toscana gli interventi del 118 per soccorrere ragazzini con intossicazione da alcol. Perché? Secondo gli psicologi toscani si tratta degli effetti di lungo termine della pandemia, con rarefazione sociale e restrizioni soprattutto nei lockdown che adesso fanno sentire i loro effetti avversi tra i ragazzi.

La presidente dell'Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino è chiara: il fenomeno non è la causa dell'emergenza, ma il suo effetto: "L’attenzione solitamente ricade sull’effetto dei comportamenti, che in realtà sono la fase conclusiva di un processo di disagio già in atto da tempo", afferma in una nota.

“La fascia d’età che in Toscana ha subito maggiormente l’influsso negativo della pandemia - ricorda Gulino - è quella degli adolescenti. Sintomi ansiosi, problemi relazionali, sintomi depressivi, autolesionismo e disturbi del comportamento alimentare. Tra i giovani le richieste di aiuto sono aumentate dell’81%. Il turbamento psicologico prodotto dalla pandemia ha senza dubbio incrementato i comportamenti a rischio, come testimonia il 60% degli psicologi. Il ricorso a droghe e gioco d’azzardo, così come quello all’alcool e al fumo, si rivela pericolosamente in crescita”.

E se oggi il disagio si svela in tutta la sua portata, da parte degli psicologi toscani si indica la via dell'osservazione come forma di prevenzione dei segnali che precedono la fase acuta dell'abuso. Famiglie, genitori, scuola e insegnanti divengono sentinelle fondamentali nell'individuazione precoce del malessere: "Spesso un giovane alza la posta, eccede affinché ciò che non viene visto dei suoi malesseri possa scuotere ed essere visto prepotentemente con un comportamento a rischio”.