Se n'è andata a 97 anni Valentina Lazzeri, una delle ultime sopravvissute dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Quel 12 Agosto 1944, Valentina aveva appena 16 anni e riuscì a salvarsi scappando da casa, nella zona delle miniere, dove si spostò con la famiglia pochi giorni prima. Con i fratelli, la sorellina e i genitori si nascose in un buco di una grotta, riuscendo a far tacere la più piccola dandole di tanto in tanto un po' di zucchero.
Valentina, nata a Gennaio del 1928, era figlia di Martino Lazzeri e di Agata Ulivi. Si salvarono tutti, ma il prezzo fu quello di dover assistere a tanto orrore. "Il fratello Luciano - ricorda l’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema - raccontava di aver percorso inutilmente quei luoghi alla ricerca di amici e parenti stretti. Alla fine, come tronchi dilaniati dalle fiamme, contorti e intrisi di sangue, contarono oltre 20 familiari".
Dopo diversi anni dalla strage, Lazzeri si trasferì a Firenze dove conobbe Ottavio Basagni, che poi diventò suo marito. Dalla loro unione sono nati i figli Stefano e Marco, che hanno ricevuto le condoglianze dell'amministrazione comunale di Stazzema, del Parco nazionale della Pace e della stessa Associazione Martiri di Sant’Anna.
"Nostra madre - ha raccontato Marco Basagni - non ha mai parlato molto di quel giorno. Molti fatti li abbiamo saputi da nostra zia Adele e da nostro cugino Graziano. C’è però un fatto che amava ricordare: lo zucchero, all’epoca prezioso, che fu fondamentale aver portato con loro nella miniera, perché grazie a quel dolce riuscito a far stare in silenzio la sorellina Nella".