Attualità

"Aggirare il referendum sarebbe legittimo"

Duro affondo dell'assessore regionale Saccardi nel giorno in cui è iniziata la discussione sugli emendamenti alla riforma sanitaria in commissione

Sono cinquanta le proposte di modifica targate Partito democratico e presentate oggi in commissione sanità in Consiglio regionale.

Modifiche che hanno ricevuto la benedizione dell'assessore regionale Stefania Saccardi, che ha scritto la riforma che prenderà il posto della legge partorita in fretta e furia alla fine della scorsa legislatura e che prevede la riduzione del numero delle aziende sanitarie da 12 a 3 a partire dal 1 gennaio del 2016.

E proprio parlando della nuova legge, Saccardi ha invitato le opposizioni a proporre modifiche e miglioramenti a loro volta, piuttosto che concentrarsi su un eventuale referendum abrogativo.

"La riforma - ha spiegato Saccardi - noi la facciamo, prima di tutto, in questi tempi perché era la legge 28 stessa che li dettava, e poi perché la sanità e' una materia cosi' delicata e cosi' importante da non poter essere lasciata senza governo. Il 1° gennaio 2016 partiranno i nuovi direttori generali, sarebbe impossibile lasciare che i direttori generali si muovano nell'organizzazione delle nuove aziende sanitarie senza avere una cornice legislativa di riferimento".

Dopodiché, ecco l'affondo. "Nessuna volontà di aggirare il referendum - ha detto l'assessore - che sarebbe comunque legittimo, perché come è legittimo che ci sia qualcuno che lo vuole credo che sia altrettanto legittimo che ci sia qualcuno che non lo vuole, non capisco tutto lo scandalo a dire che qualcuno vuole evitare il referendum. Io penso anche che il referendum su una materia così delicata e complessa come la sanità non sia lo strumento adeguato per far comprendere alle persone su cosa saranno chiamati a votare".