Attualità

Agromafie, 170 immobili confiscati in Toscana

Presentato il rapporto elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio su criminalità agroalimentare

170 immobili confiscati e 28 aziende sequestrate in Toscana alla criminalità organizzata. Pistoia e Grosseto sono in cima alla classifica dei territori toscani dove l’intensità dell’associazionismo criminale è più elevato, seguite da Prato, Arezzo, Livorno, Firenze , Pisa e Lucca che si trovano nella fascia “medio bassa”. Massa Carrara e Siena si trovano invece molto distaccate nella speciale lista della diffusione criminale.

E’ quanto emerge dall'Indice di Organizzazione Criminale (IOC) elaborato da Eurispes nell'ambito del quarto rapporto agromafie con Coldiretti ed Osservatorio sulla criminalità agroalimentare, presentato oggi presso la sede della Presidenza della Giunta della Regione Toscana a Firenze, che si fonda su 29 indicatori specifici e rappresenta la diffusione e l’intensità, in una data provincia, del fenomeno dell’associazionismo criminale.

Nel suo intervento Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, ha sottolineato come il rispetto della legalità abbia un valore non solo giuridico, come rispetto della legge, ma anche economico perché pone le imprese nell'ambito di corretti rapporti economici, etici e di mercato.