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Doping a fiumi, allarme tra gli atleti toscani

Positivo il 7,5 per cento degli sportivi che si sono sottoposti agli esami della Asl Toscana Centro. Cannabinoidi e stimolanti le sostanze più diffuse

I dati resi noti dal laboratorio toscano di tossicologia clinica e antidoping dell'azienda Usl Toscana Centro sono un vero e proprio campanello d'allarme. Anche perché a sottoporsi agli esami sono "campioni volontari", spiega il responsabile di laboratorio Roberto Baronti che aggiunge: "Il risultato è molto più alto dei risultati della commissione vigilanza sul doping che riporta una positività totale del 3,4%". 

Andando a spulciare i numeri, infatti, emerge che "per quanto riguarda la ricerca di sostanze dopanti nella matrice urinaria, su 2.787 campioni analizzati sono stati trovati 210 positivi, pari al 7,5 per cento". Nel dettaglio delle sostanze utilizzate, la maggior parte dei positivi, il 70 per cento, "è costituita da cannabinoidi". Si tratta, in questo caso, di 148 campioni. Il 17 per cento dei campioni positivi, in tutto 35, è rappresentato dagli stimolanti, mentre il 13 per cento, 27 in tutto, sono anabolizzanti.

Il laboratorio antidoping di Firenze ha valenza regionale ed è stato il primo a essere aperto in Italia e il primo ad essere accreditato nel 2007, con l''obiettivo di tutelare la salute degli atleti.