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La Scola e la Befana tra i Pat della Toscana

I due dolci tipici di Vicchio e Barga fanno crescere l'elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali: adesso sono 464

La Scola di Vicchio e la Befana di Barga entrano nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali (Pat). L'iscrizione è stata proposta rispettivamente dai due Comuni. Si tratta infatti di prodotti della tradizione dolciaria di queste zone e le cui ricette fanno parte di una cultura culinaria trasmessa di generazione in generazione.

"I Pat  - sottolinea la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi - rappresentano un immenso patrimonio ereditato dal sapiente lavoro di chi sul territorio ha nobilitato i prodotti locali con ricette straordinarie che sono diventate un simbolo della Toscana. Una base solida e di estrema qualità per avviare politiche integrate di sviluppo territoriale e, più in generale, una risorsa per lo sviluppo del comparto agroalimentare e la Regione si impegna a valorizzare”.

Con le due "new entry" i Pat della Toscana salgono a 464.

Le Befane di Barga sono biscotti ricoperti di marzapane colorato di Alkermes e spolverati di zucchero che, come da tradizione, le famiglie preparano in occasione delle festività natalizie o per festeggiare occasioni particolari come matrimoni, comunioni e battesimi o, ancora, come dono per i parenti che vivono all'estero e che così portano con loro un "pezzo" di terra natia. A questi dolci è dedicato anche un concorso per “La migliore befana casalinga” che si svolge il 5 Gennaio. Si racconta che gli abitanti di Castelvecchio, frazione del Comune di Barga, in occasione dell'Epifania, erano soliti regalare al poeta Giovanni Pascoli un cestino di Befana di Barga.

Uvetta e anice sono invece tra gli ingredienti principe della Scola o Spola di Vicchio, un dolce allungato, morbido e profumato, prodotto dai forni locali e preparato tradizionalmente nel mese di Febbraio. Della sua produzione si parla già agli inizi del '900 e si ricollega alla festa della Candelora, che nel calendario liturgico era dedicata alla Purificazione della Vergine avvenuta 40 giorni dopo il Natale.