Cronaca

Anarchici, altre due donne ai domiciliari

Già indagate, ora sono accusate di aver realizzato numerose scritte di contenuto anarchico sulle facciate di alcuni palazzi del centro

Sono finite agli arresti domiciliari due donne di 20 e 38 anni, già sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dopo il blitz effettuato alcune settimane fa da polizia e carabinieri a Villa Panico, un'immobile dell'area di San Salvi ritenuto la base logistica di un'organizzazione a delinquere di ispirazione anarchica. Il giorno del blitz furono arrestate tre persone mentre altre 35 furono denunciate. 

A questi primi provvedimenti si aggiungono adesso gli arresti domiciliari a carico delle due donne, la cui posizione si è aggravata dopo che alcune telecamere di sorveglianza le hanno riprese nelle notti fra il 2 e il 3 marzo e il 9 e 10 marzo mentre imbrattavano numerosi palazzi del centro di Firenze con scritte vergate con vernice spray. Insieme a loro un giovane di 29 anni ora sottoposto all'obbligo di firma. 

Tutte le scritte ribadivano gli obiettivi dell'organizzazione, inneggiando contro lo Stato, le forze dell'ordine e la magistratura e sono state siglate con la A cerchiata, simbolo degli anarchici. Fra le frasi, anche "650 motivi per non parlare con gli sbirri" e "Ale Fra e Miche liberi", con riferimento ai tre membri del gruppo già ai domiliari.

I reati contestati ai membri dell'organizzazione sono, a vario titolo, violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamenti di mezzi delle forze dell'ordine, di edifici e di sedi politiche, porto di armi improprie, violenza privata, rapina impropria, detenzione e trasporto di materiale esplodente.