Attualità

Anche la Toscana chiede verità per Giulio Regeni

Giunta e Consiglio aderiscono alla campagna di Repubblica e Amnesty international perché si faccia luce sul caso, al di là della versione ufficiale

Un cartello, semplice, con la scritta "Verità per Giulio Regeni", affisso ad una finestra di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana. Poco distante, nella sede del Consiglio regionale toscano, un cartello simile, altrettanto semplice, accanto al labaro della Toscana.

Questo il modo immediato con cui le istituzioni toscana hanno deciso di aderire alla campagna "Verità per Giulio Regeni" lanciata ieri da Amnesty International e Repubblica per non permettere che l'omicidio del giovane ricercatore italiano venga dimenticato o peggio, sia archiviato con la "versione ufficiale" del governo del Cairo.

"La verità viene prima della ragion di Stato ha spiegato il governatore Rossi, aggiungendo: "Vogliamo non chiudere gli occhi di fronte alla morte di questo giovane intellettuale e più in generale di fronte alle sparizioni, torture, esecuzioni sommarie e altre gravi violazioni dei diritti umani che si verificano ogni giorno nell'Egitto del generale Sisi. Dal momento che i governi occidentali cercano la cooperazione dell'Egitto nella lotta al terrorismo, questi stessi non possono restare in silenzio. E nemmeno noi. Sarebbe un errore enorme".