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Anziani uccisi dal Covid e i conti che non tornano

Gli anziani morti nelle rsa toscane fino al 6 Aprile sono 331e in 101 avevano sintomi di Covid. Ma i decessi ufficiali per il contagio sono 15

In Toscana l'età media delle persone positive al nuovo coronavirus che non sopravvivono all'ìinfezione è di 61 anni ed è accertato che la popolazione anziana è quella più vulnerabile, anche per la concomitanza con altre patologie pregresse.

Una ricerca diffusa dall'Istituto superiore di sanità con dati relativi al periodo compreso fra il primo Febbraio e il 6 Aprile evidenzia però un dato preoccupante: la nostra regione è la seconda in Italia, dopo la Lombardia, per numero di anziani ospiti di residenze sanitarie assistite che manifestano sintomi compatibili con il Covid-19, come ad esempio la polmonite: 227 in Toscana contro i 450 della Lombardia. Invece i contagi ufficialmente accertati, ovvero gli anziani sottoposti al tampone e risultati positivi, sono solo 76. 

Non solo. Nel periodo preso in considerazione, nelle rsa toscane sono morti 331 anziani e quasi un terzo (101) presentava sintomi compatibili con il Covid. Tuttavia le vittime dell'epidemia registrate ufficialmente sono solo 15.

Al centro del problema c'è ovviamente il numero di tamponi effettuati che, soprattutto nelle prime settimane dell'epidemia, è stato molto limitato nelle rsa, fino a quando i casi si sono moltiplicati e la Regione è intervenuta disponendo esami a tappeto in tutte le strutture e la presa in carico da parte delle Asl degli ospiti contagiati.

Nel frattempo però è calato il silenzio sulle cause del decesso di un lungo elenco di anziani spirati nelle settimane precedenti.

Per la cronaca, secondo la ricerca dell'Istituto superiore di sanità, il tasso di mortalità da coronavirus nelle residenze sanitarie assistite della Toscana è finora del 3 per cento, meno della metà di quello della Lombardia (6,8 per cento) ma il triplo di quello del Veneto (1,1).