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Caccia in anticipo, ira degli ambientalisti

Wwf, Lipu, Legambiente, Lav, Lac ed Enpa aveva presentato una diffida alla Regione Toscana e adesso annuncia battaglia contro la preapertura

L'apertura della stagione venatoria ad inizio Settembre decisa dalla Regione Toscana non piace alle associazioni ambientaliste che hanno definito la scelta "clamorosa".

Dopo una estate caratterizzata dalla siccità, seguita da eventi estremi che hanno fatto scattare lo stato di calamità, l'apertura anticipata della stagione della caccia ha messo in allarme gli ambientalisti.

"In particolare - sottolineano dalla delegazione del Wwf  Toscana - la specie Tortora selvatica, bersaglio preferito dei cacciatori in preapertura, è specie riconosciuta come in grave declino su tutto l’areale europeo. Per questo ne è stata chiesta una tutela maggiore e la sospensione del prelievo venatorio, a meno che non si mettano in atto misure di aiuto alla specie tali da compensare tale prelievo. Tali misure, ammesso che siano sufficienti, sono state indicate in un piano di gestione nazionale della Tortora, che è stato approvato l’anno scorso ma certamente ancora non applicato (né si sa se e quando lo sarà concretamente). Riaprire la caccia su una specie a rischio solo perché si è messo su carta un po’ di buoni propositi è evidentemente strumentale e grave. La caccia a questa specie dovrebbe essere riaperta solo quando vi siano significativi segni di ripresa della popolazione".

Il Wwf, insieme a Lipu, Legambiente, Lav, Lac e Enpa, proprio per il rispetto delle indicazioni date dalla Comunità Europea sulla necessità di tutela degli uccelli migratori fin dal primo inizio dei movimenti migratori prenuziali (a cui conseguirebbe una chiusura entro massimo il 31 Dicembre per i turdidi ed il 10 Gennaio per gli anatidi), aveva presentato una formale diffida alla Regione Toscana.