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Appalti pubblici come funziona il nuovo codice

Un convegno organizzato da Cna e Anci per sciogliere i nodi della normativa la cui approvazione definitiva da parte del Senato è prevista a breve

La normativa in materia di appalti pubblici sta cambiando. Nel mese di gennaio è prevista l’approvazione definitiva da parte del Senato del testo di legge già approvato dalla Camera. Quale ne sarà l’impatto sulle piccole e medie imprese? per rispondere a questa domanda Cna con Anci hanno organizzano il convegno “Il nuovo codice degli appalti”. 

La nuova normativa riunisce in sé novità proprio per le piccole e medie imprese: al centro c'è la volontà di valorizzarle attraverso la divisione dei grandi appalti in lotti in modo tale da consentire alle Pmi di parteciparvi. Altra novità è che viene direttamente pagato il sub-appaltatore. Al convegno presente anche il vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti Riccardo Nencini che ha spiegato come la normativa sugli appalti pubblici aiuterà positivamente le imprese artigiane che operano nel campo delle costruzioni.

Nencini ha quindi osservato che tutto questo "incide nella certezza e nella garanzia di esecuzione di un'opera pubblica e, quindi, la certezza che dalla culla alla bara ci siano dei tempi che alla fine siano rispettati".

Meno burocrazia e più telematizzazione delle procedure, uno degli elementi chiave della nuova normativa è quello della semplificazione.

"Noi vorremmo procedure snelle - ha sottolineato Antonio Chiappini, Cna Costruzioni Toscana - e standardizzate per tutti gli enti locali, e un altro tema sarà quello della qualificazione delle persone che negli enti locali si occupano del settore".

Sulla stessa linea anche Anci Toscana che chiede procedimenti sempre più trasparenti. "Sulla questione appalti si deve snellire - spiega il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni -, far sì che ci siano procedimenti chiari e trasparenti, far sì che ci siano tempi certi". "Credo che si stiano facendo dei passi in questo senso, bene, insistiamo sotto questo punto di vista", ha aggiunto, sottolineando che per quanto riguarda la trasparenza "è nostro interesse lavorare anche sotto questo punto di vista, per motivi certo penali, ma anche di carattere etico e di rispetto di quelle aziende che lavorano bene".