Monitor Consiglio

Arpat non è pronta ad affrontare la sfida del Pnrr

"Finalmente ilo Paretito Democratica si sveglia dal torpore e se ne rende conto".

Irene Galletti

A margine della discussione in Aula relativa all’approvazione del bilancio di esercizio 2021 dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale in Toscana (Arpat), così interviene Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

“Finalmente il Partito Democratico in Consiglio Regionale si sveglia dal torpore e si rende conto che Arpat non è pronta ad affrontare la sfida che si presenterà a breve con i soldi del Pnrr in arrivo - dichiara Galletti - Una notizia non nuova perché sono anni che denunciamo la carenza di personale a causa dei tanti pensionamenti del personale tecnico specialistico, senza sostituzione, che hanno comportato anche una perdita di professionalità per l’ente. E vale la pena anche sottolineare la carenza strumentale e finanziaria che ha portato ad un crollo generale dei controlli ambientali effettuati da Arpat". 

"Naturalmente non possiamo che appoggiare qualsiasi proposta volta a migliorare lo stato di salute di Arpat - sottolinea la capogruppo M5S - Per anni abbiamo presentato atti in tal senso, sistematicamente bocciati dalla maggioranza e altrettanto caparbiamente da noi ripresentati, fino a quando il caso Keu, con sversamenti di rifiuti conciari in ogni angolo della Toscana, ha messo a nudo le fragilità relative ai controlli ambientali nella nostra regione". 

"Con gli appetiti della criminalità organizzata stimolati dall’arrivo dei soldi del Pnrr e la novità della Regione Toscana che, incomprensibilmente, ha deciso di rinunciare alla collaborazione con la Scuola Normale di Pisa per la redazione annuale del Rapporto sulle mafie, è normale richiamare a più miti consigli il Governatore Eugenio Giani" spiega Galletti.

"L’atto presentato oggi dal Partito Democratico sostanzialmente fa questo - attacca la cinquestelle - richiama il proprio Presidente a prestare più attenzione ad un ente, Arpat, che sarà centrale nei prossimi mesi è che dovrà sostenere una quantità di controlli ambientali superiore alle attuali possibilità". 

"Auspichiamo che da questo confronto con Arpat scaturiscano le risorse necessarie per ristrutturare l’ente ambientale - conclude Galletti - stimolando al contempo Giani ad un momento di riflessione che lo aiuti a comprendere appieno le reali prerogative delle sue funzioni e a riconoscere il ruolo sovrano del Consiglio Regionale nelle azioni che deve mettere in campo la Giunta".