Per il secondo giorno della Leopolda, la kermesse politica ideata nel 2010 da Matteo Renzi, i Cobas hanno indetto una giornata di sciopero e una manifestazione di protesta per mettere all'attenzione dell'opinione pubblica "le drammatiche condizioni di lavoro che portano ai disservizi per i cittadini".
"Come lavoratori - si legge nella nota del sindacato - saremo ancora in sciopero contro l'arroganza e il menefreghismo dell'azienda di fronte alle nostre sempre più drammatiche condizioni di lavoro. Comune ed azienda hanno cercato di salvarsi la faccia con “proclami di accordi” che sono solo rimasti sulla carte; ancora una volta avevamo ragione: non sarebbe bastato un pugno di autisti portati in distacco a migliorare il servizio".
Secondo il sindacato "Il disservizio ormai è a livelli inimmaginabili; non passa giorno senza leggere un articolo sui quotidiani riguardo al disservizio Ataf, aumentando il malumore degli utenti che non trovano di meglio che sfogare la propria rabbia su chi guida".
"Il problema - continua la nota del sindacato - è che abbiamo a che fare con una dirigenza incapace a gestire seriamente questa azienda e capace solo di fare ripicche, aiutata senza dubbio, da chi firma accordi senza sapere cosa fa, vedi la questione vendita biglietti a bordo. Una dirigenza ora anche orfana del Gran Guru Mazzoncini, che pur vantandosi di non avere appoggi politici, ha abbandonato la nave per andare a privatizzare altrove, su ordine del suo protettore Renzi".
"E proprio il 12 dicembre, l'artefice di tutto questo disastro, Renzi e il suo Partito Democratico, saranno per l'ennesima volta a pavoneggiarsi alla “sua Leopolda”. Ebbene noi come Cobas, andremo, insieme alle tante realtà di opposizione cittadine, a ricordargli tutto questo partecipando".