Monitor Consiglio

Aumenti della mensa universitaria fino all’89%

"il “mandante” del rincaro ingiustificato della tariffe è la Regione Toscana, che dovrà risponderne in aula

Irene Galletti

“Il diritto allo studio universitario è sempre più una chimera in Toscana, dove la Giunta stessa chiede all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio di aumentare le tariffe per i pasti alla mensa universitaria, con punte fino all’89%: e tutto questo viene deliberato in estate senza che ci sia stata alcuna interlocuzione preventiva con le rappresentanze della comunità studentesca, come denunciano anche i comitati studenteschi, con i quali condividiamo l’allarme” denuncia Irene Galletti, capogruppo in Regione Toscana del M5S, che annuncia una interrogazione per conoscere nel dettaglio cosa abbia portato la Giunta a dare indicazioni in merito agli aumenti all’Agenzia Regionale.


“La scusa dei rincari di materie prime non regge, perché gli aumenti non sembrano affatto proporzionali. Ma al netto delle motivazioni, troviamo inaccettabile che la Regione riesca a trovare stanziamenti di bilancio per futilità folkloristiche come la “guardia civica” regionale o di dubbia utilità come la terza torre di Novoli e poi faccia cassa sulle necessità degli studenti universitari, a meno che non siano poverissimi”.

La capogruppo fa alcuni rilievi anche sulla futura tenuta dei conti per ARDSU: “Un’altro fattore che Giani ha dimenticato è l’abbandono del servizio da parte di molti studenti, che a parità di prezzo si rivolgeranno alla ristorazione privata. La Giunta e l’assessorato di riferimento hanno valutato anche questi aspetti di semplice ragioneria prima di dare le indicazioni?”