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Balneari, ok della giunta al nuovo regolamento

Completato il percorso della legge che era stata approvata dal Consiglio regionale per dare la possibilità di avere una concessione fino a venti anni

Approvate dalla giunta regionale le Linee guida per l'istruttoria e la valutazione delle istanze per il rilascio di concessioni demaniali marittime per scopi turistico-ricreativi. Si tratta del regolamento attuativo della legge regionale 31 del 2016, approvata dal consiglio regionale lo scorso 3 maggio, che impegnava la giunta all'emanazione delle linee guida entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore.

La Toscana, Regione prima in Italia, vara le linee guida per cercare di salvare i balneari dalla mannaia della direttiva Bolkestein, che vuol mettere all'asta le concessioni demaniali marittime già dal 2016. Le imprese balneari potranno chiedere quindi il rilascio di una nuova concessione da 6 a 20 anni proponendo un piano di investimenti e prevede anche l'indennizzo del 90 per cento del valore dello stabilimento balneare nel caso che la concessione non venga rinnovata. 

Coloro che hanno deciso di avvalersi di questa possibilità, cioè di proporre un piano di investimenti per accedere al rilascio di una nuova concessione, e per il momento sarebbero un terzo dei concessionari, hanno optato di non rischiare una pronuncia sfavorevole della Corte di Giustizia europea, come sembra molto probabile, e di operare in tranquillità almeno fino al 2036.

Infatti questa legge è nata anche per far  fronte all'incognita della sentenza della Corte europea che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di proroga alle aste fino al 2020 presentata da Italia, Spagna e Portogallo, per questo la Regione ha deciso per questa strada. 

Lo scopo delle linee guida è quello di consentire una applicazione omogenea sul territorio regionale delle norme nazionali per il rilascio di nuove concessioni agli attuali gestori dei balneari.

Inoltre consentiranno di orientare i Comuni nell'applicazione delle norme relative al rilascio delle concessioni a fronte di investimenti realizzati e/o da realizzare individuando.

La nuova legge prevede la condizione della gestione diretta dell'azienda e una durata delle nuove concessioni per un periodo compreso tra i 6 e i 20 anni in rapporto all'entità degli investimenti fatti o in programma e nel rispetto della normativa nazionale vigente. 

Una novità è rappresentata dall'introduzione di una norma a tutela per gli operatori già titolari delle concessioni: il diritto a un risarcimento pari al 90 per cento del valore dell'attività commerciale nel caso in cui il titolare della concessione debba lasciare il passo ad altro soggetto. In questo caso la nuova legge prevede che, a stabilire il valore, sia una perizia presentata dal titolare attuale. 

Inoltre, per il rilascio della nuova concessione saranno privilegiati investimenti e progetti di qualificazione ambientale e paesaggistica e la conduzione diretta dell'impresa con divieto di sub-affitto. Prevista anche la possibilità di presentare progetti coordinati da parte di più concessionari.