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Base a Coltano, la petizione e il progetto diffuso

Ha superato le 100mila firme la petizione contro la base al Parco San Rossore Migliarino mentre dal vertice è emerso un ridimensionamento del progetto

Una svolta sulla nuova base militare a Coltano sembra essere arrivata dal vertice di Firenze dove si è aperta la prospettiva di un ridimensionamento del progetto, non più una unica struttura ma una serie di funzioni sparse nell'area del Parco di San Rossore Migliarino Massaciuccoli.

Mentre la petizione online su Change.Org ha raggiunto superato le 100mila firme con l'obiettivo di raggiungere le 150mila sottoscrizioni presso la Caserma Baldissera di Firenze i vertici dell'Arma hanno incontrato le istituzioni. 

All'esterno della Caserma che ospita il Battaglione Tuscania circa 200 persone hanno manifestato in presidio contro la nuova base militare "né a Coltano né altrove". 

Il nuovo Centro polifunzionale dedicato a Gis, Paracadutisti e Reparti specializzati in biodiversità e reati ambientali è stato presentato al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, al sindaco di Pisa, Michele Conti, al presidente del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Lorenzo Bani. 

Il sindaco di Pisa al termine dell'incontro ha commentato "Ci è stato presentato in modo dettagliato il progetto del centro polifunzionale di reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri a Coltano. Confermo la mia contrarietà sull’intervento proposto per decreto in quel luogo con quelle dimensioni, ma accolgo con favore la reale disponibilità dimostrata dall’Arma a trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle esigenze operative dei militari e quelle che arrivano dalla comunità di Pisa. I Carabinieri hanno confermato la disponibilità a rivedere il piano in chiave riduttiva, riparametrando le esigenze dei reparti e riallocando altrove alcune attività, questa la considero una buona notizia”.

Sono 72 gli ettari previsti nel piano a Coltano in una area della Toscana strettamente legata agli insediamenti militari.

La proposta del Comune di Pisa è quella di salvaguardare il consumo di suolo optando per il recupero del patrimonio dismesso come le caserme abbandonate, seguendo in questo la linea tracciata dalla Regione Toscana.

“Questo è un argomento che non poteva essere sviluppato nella riunione - ha sottolineato il sindaco Conti - ma che sottoporrò al ministro della Difesa nell’incontro già fissato per il 12 Maggio. Il Ministro, che non ha condiviso con gli enti locali e con il territorio, la scelta impattante di una nuova base, dovrà dare anche delle risposte alla città di Pisa come intende razionalizzare e organizzare la presenza di strutture e reparti militari in città; cosa succederà alla Gamerra (Smipar), caserma che accoglieva 3-4 mila militari ai tempi della leva e che adesso pare sottoutilizzata; che destino hanno le altre caserme anche in rapporto alla base di Camp Darby che sembra essere potenziata”.

Soddisfazione per la disponibilità dell'Arma dei Carabinieri a rivedere il progetto è stata espressa anche dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.