Cronaca

Bastonate dopo la partita Juniores, in 20 contro gli avversari

L'agguato con mazze e caschi contro i giocatori dell'Asd Rondinella. Due calciatori sono finiti in ospedale per le ferite. Indagini dei carabinieri

Li hanno aspettati fuori dal campo sportivo, in 20, e li hanno aggrediti a colpi di mazze e caschi: due giovani calciatori sono finiti in ospedale per le ferite riportate e anche i genitori sono stati colpiti, con una mamma addirittura spintonata a terra. E' il violento blitz avvenuto al termine della partita fra Fiesole Calcio e Rondinella Marzocco del campionato Juniores di cui dà notizia in una nota la società Rondinella Marzocco per bocca del suo presidente Lorenzo Bosi.

Sui fatti adesso indagano i carabinieri che stanno raccogliendo testimonianze tra i giovani per identificare una ventina di ultras tra i 18 e i 23 anni che avrebbero assaltato il gruppo di calciatori dell'Asd Rondinella, ma le indagini sono in pieno corso.

Secondo i primi accertamenti, all'origine dell'episodio ci sarebbe un calcio di rigore assegnato alla Rondinella Marzocco e che avrebbe scaldato gli animi fino al punto di rottura. Così un gruppo di tifosi locali ha aspettato l'uscita dei giocatori avversari colpendoli con bastoni e caschi. 

"Un gruppo di delinquenti armati di mazze e caschi - riferisce la società - ha aggredito, con violenza inaudita, i nostri atleti accompagnati dal proprio mister e dai genitori". Due i ragazzi che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari recandosi in ospedale mentre "altri, genitori compresi, sono stati colpiti a più riprese. Perfino una madre è stata gettata a terra".

Bosi esprime una condanna netta per l'episodio, e alle forze dell'ordine chiede "di fare tutto quello che è nelle loro possibilità per risalire ai responsabili di questa vergognosa aggressione". Sotto il profilo squisitamente sportivo, chiede provvedimenti sanzionatori alla Figc e al Fiesole Calcio "di fare i nomi dei partecipanti al raid".