Il mercato del lavoro cresce in Toscana ma la maggior parte dei contratti è a tempo determinato. Il rapporto Ires Toscana, presentato nella sede della Cgil a Firenze, segnala un aumento delle assunzioni pari al 20,6 per cento, all'incirca 33.300 posizioni. Una crescita trainata dall'esplosione dei contratti a tempo determinato, il 28,4 per cento che, spiega il rapporto, è conseguenza della fine degli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato. Secondo il focus, i quattro quinti delle assunzioni sono con contratto a termine, e l'incidenza del contratto a tempo indeterminato sul totale delle assunzioni passa dal 22,9 per cento al 18,1 per cento, mentre i contratti a termine passano dal 59,7 per cento al 64,4 per cento.
Aumentano anche le cessazioni, a +16,6 per cento a fronte dello stesso periodo 2016 che aveva registrato un calo. Quasi dimezzato invece, secondo Ires, il numero di contratti a termine trasformati a tempo indeterminato rispetto al periodo 2015/2016: da 12.972 a 6.943.
Calano le ore utilizzate rispetto allo stesso periodo del 2016 (-41 per cento). Il dato dei percettori di prestazioni di sostegno al reddito segna un incremento del 15,7 per cento tra giugno 2016 e giugno 2017.
"Questo focus, così come qualche giorno fa i dati Istat, conferma che la ripresa occupazionale è fondata sulla precarizzazione dei nuovi rapporti di lavoro - ha detto Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana - inoltre con l'estate lo strumento appena istituito dei nuovi voucher potrebbe avere un vero e proprio boom".
Intanto migliorano le previsioni per l'economia toscana, trainata soprattutto dall'export. Per il 2017 si prevede infatti un aumento dell'1 per cento, dopo anni di cosiddetto "zero virgola".