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Borse di studio all'estero, oltre trecento domande

Il bando è dedicato a Lucrezia Borghi, Valentina Gallo e Elena Maestrini, le tre studentesse che hanno perso la vita nell'incidente del bus in Spagna

Hanno già superato quota trecento, le domande di integrazione alla borsa di studio inviate dagli studenti universitari dei tre atenei toscani per l'anno accademico 2016-2017.

Centotre arrivano da Firenze, centotrentuno da Siena e ottantanove da Pisa ma il bando è ad oggi ancora aperto e il numero delle richieste sembra destinato a crescere.

Del resto, dalla creazione del progetto Erasmus nel 1987 la partecipazione degli studenti è sempre aumentata di anno in anno. L'Italia si pone al quarto posto per partenze, dopo Spagna, Francia e Germania.

"Ma sono anche sicuramente tanti gli studenti che, per le loro condizioni economiche, non possono permettersi questa avventura, la possibilità di seguire corsi e preparare la laurea all'estero" sottolinea la vice presidente ed assessore all'università della Toscana, Monica Barni. 

Questo perché il contributo UE previsto per la mobilità di studio è in fondo esiguo, 230 o 280 euro al mese a seconda del paese europeo di destinazione, più del doppio per una manciata di paesi extra-Ue.

"Diventa così importante - aggiunge Barni - fornire un sostegno economico a chi va all'estero a studiare per fare in modo che anche i meno abbienti possano permetterselo. Quando i giovani tornano dall'esperienza Erasmus sono cambiati e hanno una maggiore coscienza europea. Anche di questo adesso abbiamo assolutamente bisogno". 

La Toscana in questo senso ha contribuito in maniera pesante, aggiungendo per chi già beneficia della borsa di studio con un integrazione di 480 euro al mese, ridotta a 190 qualora il programma preveda già la copertura delle spese di vitto o alloggio.

In 367 ne hanno beneficiato nello scorso anno accademico, quello 2015-206. Quest'anno, al termine dell'estate, potrebbero essere il doppio: per le più le domande vengono infatti presentate al momento di partire. "L'azienda Dsu (per il diritto allo studio universitario ndr) è da sempre favorevole all'internazionalizzazione dei percorsi di studio degli studenti iscritti agli atenei della Toscana – sottolinea il presidente del Dsu Toscana, Marco Moretti – e lo fa destinando cospicue risorse all'integrazione delle borse previste dai programmi di mobilità all'estero come l'Erasmus, per favorirne la fruizione. Risorse che quest'anno sono sensibilmente aumentate grazie al supporto della Regione Toscana".

La Toscana eroga il cento per cento delle borse di studio agli aventi diritto e le risorse regionale a queste destinate sono passate dagli 11,5 milioni di euro del 2015 ai 12,7 milioni nel 2016, con un incremento del 10 per cento.