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Caccia e agricoltura passano alla Regione

Via libera al trasferimento delle competenze che erano delle Province: novità per la tatruficoltura, la pesca e gli ambiti territoriali di caccia

Si tratta di due diverse proposte di legge, illustrate dal presidente della commissione Sviluppo rurale Gianni Anselmi e passate entrambe a maggioranza. Si tratta della naturale conseguenza del riordino delle funzioni decise dopo la cancellazione delle Province.

Per quanto riguarda la caccia e la pesca, in sostanza, la competenza passa alla Regione che andrà a creare gli Ambiti territoriali che potranno approvare i loro bilanci e attivare l'organo di revisione che sarà composto da un revisore unico e tre consiglieri. 

Contrari alle nuove norme i consiglieri di Sì Toscana a sinistra e della Lega. "Questa è una legge fallita, totalmente inadeguata a gestire la situazione venatoria toscana. Danneggia – ha tuonato Roberto Salvini - agricoltori, allevatori e cacciatori in regola".

"Pensavamo di poter dialogare e abbiamo provato a collaborare - ha aggiunto Paolo Sarti - presentando emendamenti che sono stati puntualmente respinti”.

Sul fronte agricolo invece, le principali modifiche riguardano la tartuficoltura. Il 60% degli introiti che deriveranno dal pagamento per l'abilitazione della professione, verrà distribuito ai comuni ricompresi nelle aree geografiche di raccolta in modo da restituire al territorio la possibilità di gestire le iniziative di promozione.

La legge è passata con 25 voti a favore e 6 contrari. Ad opporsi la Lega e Forza Italia. "Questa legge è molto vecchia. Parla di una Toscana di 30 anni fa- - ha sottolineato Salvini - Non ci sono tutele sulla genetica dei prodotti".

Il Movimento cinque stelle ha votato invece a favore chiedendo però che venga aggiornata la norma a livello regionale e comunitario.