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Caccia, pre-apertura con divieti

Sabato 2 e domenica 3 settembre pre-apertura della stagione venatoria ma solo fino alle 14. Vietato sparare alle specie acquatiche e ai merli

"Non si può dichiarare lo stato di calamità per la siccità e poi non tener di conto delle sofferenze degli animali". A dirlo è il presidente della Toscana Enrico Rossi annunciando che, in coincidenza con la pre-apertura della stagione venatoria che si svolgerà come previsto nel prossimo weekend, a causa della siccità sarà vietato premere il grilletto contro i merli e gli uccelli acquatici (germano reale, alzavola e marzaiola). Inoltre non sarà consentito cacciare fino alle 19 ma solo fino alle 14.

La giunta regionale lo ha deciso stamani dando il via libera a una serie di provvedimenti proposti dall'assessore all'agricoltura Marco Remaschi, fra cui l'adozione definitiva del regolamento unico regionale in sostituzione di 91 testi diversi. Presto sarà approvato anche un piano faunistico unico.

La sospensione della caccia al germano, all'alzavola e alla marzaiola era già stata disposta nel 2003 e nel 2012, altri due anni particolarmente siccitosi e il provvedimento ha due ragioni: aiutare la conservazione della specie a fronte dei pochi bacini e specchi di acqua allagati dove quest'anno gli animali saranno costretti a concentrarsi, e razionalizzare l'uso dell'acqua, visto che la caccia era consentita anche in invasi allagati artificialmente e quindi si sarebbe dovuta utilizzare in grandi quantità per riempirli.

Cosa si potrà cacciare allora durante il prossimo fine settimana? Il 2 settembre si potrà sparare alla tortora africana e al colombaccio, a cui la Regione ha aggiunto cornacchie, gazze e ghiandaie, ovvero quei corvidi dannosi per le covate, con popolazioni in eccesso e per cui, anche a caccia chiusa, spesso vengono organizzate battute ad hoc per contenerle lo sviluppo. Per motivi simili sarà consentita, in deroga, la caccia agli storni, che provocano danni alle coltivazioni di uva ed olivi. Domenica 3 si potrà sparare invece solo ai corvidi e agli storni, ovvero le specie nocive: caccia vietata in questo caso a tortora e colombacci.

In Toscana i cacciatori l'anno scorso erano 78mila, quest'anno dovrebbero scendere a 75 mila: l'età media è intorno ai 66 anni, quindi molto elevata e il ricambio generazionale molto limitato. La Toscana rimane comunque la regione italiana con il più alto numero di cacciatori.

La stagione venatoria vera e propria inizierà il 17 settembre e si concluderà il 31 gennaio: limitatamente ad alcune specie partirà ad ottobre o novembre oppure si concluderà anticipatamente, come è già accaduto negli anni passati.

La giunta ha approvato oggi anche una delibera che riguarda il prelievo selettivo dei mufloni nei comprensori della provincia di Livorno e Lucca.