Cronaca

Cadaveri nelle valigie, sono la coppia scomparsa

Le impronte digitali di un dito ritrovato in una delle valigie corrispondono a quelle di Shpetim Pasho. Il figlio è evaso ed è irreperibile dal 2016

Uno dei due cadaveri ritrovati a pezzi nelle valigie dell'orrore è Shpetim Pasho, la conferma arriva dalla scientifica. Le impronte digitali di un dito di una mano ritrovata all'interno di una delle valigie è comparabile con quella dell'albanese scomparso in Toscana nel 2015 insieme alla moglie, Tenuta Pasho. Adesso si attendono le risposte sull'altro cadavere, quello della donna, per avere la conferma che si tratti proprio della moglie.

Intanto è emerso che il figlio della coppia era in carcere a Sollicciano per fatti di droga ma quando fu messo ai domiciliari evase e di lui si sono perse le tracce dal 2016.

E' stato un tatuaggio sul braccio di uno dei cadaveri (vedi articolo collegato) la prima traccia che ha portato i carabinieri a dirigersi verso la storia della scomparsa della coppia albanese, che arrivata in Italia per stare vicino al figlio detenuto, poi era scomparsa nel nulla. Era stata la figlia Dorina, residente a Castelfiorentino, a suo tempo segnalò la sparizione dei genitori. Della coppia si era anche occupata la trasmissione di Rai3 "Chi L'ha Visto". 

Adesso, con il riconoscimento di uno dei due cadaveri, uno dei misteri è stato chiarito, manca di sapere chi ha ucciso la coppia albanese e perché si sarebbe accanito così soprattutto sulla donna, infatti ieri nel corso dell'autopsia sui resti il medico legale ha scoperto i segni di colpi brutali al volto e sulla testa, la frattura dell'osso ioide e di alcune costole. L'uomo invece, in base agli accertamenti autoptici, è morto per una coltellata alla gola.