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Calcio, 64 indagati fra cui Della Valle e Spinelli

La procura ha messo sotto indagine alcuni club di A, B e LegaPro per evasione e false fatture. Nei guai anche 17 calciatori tra cui l'ex viola Mutu

L'inchiesta condotta dai magistrati partenopei è partita nel 2012. Dopo anni di indagini le Fiamme gialle questa mattina sono entrate nelle sedi di 41 società di serie A e B per acquisire nuovi documenti. Nel mirino sono finiti gli amministratori delegati e i presidenti di numerosi club, 37 dirigenti tra cui Andrea Della Valle vicepresidente e ad della Fiorentina e Aldo Spinelli, patron del Livorno, ma anche 17 calciatori, tra cui Adrian Mutu, ex attaccante viola, e nove procuratori.

Le ipotesi d'accusa sono quelle di evasione e frode fiscale

La procura di Napoli ha ricostruito così il meccanismo della truffa. 

I procuratori sportivi coinvolti nell'inchiesta fatturavano le loro prestazioni direttamente alla società e non ai calciatori, fingendo di lavorare in esclusiva per i club. In questo modo le società potevano beneficiare del vantaggio di potersi completamente dedurre dal reddito imponibile queste spese, detraendo al 100 per cento l'Iva relativa alla pseudo prestazione ricevuta in esclusiva.

In sostanza gli atleti mettevano nel contro della società, oltre all'ingaggio, le spese per l'intermediazione. Una fetta di salario in nero su cui, per altro, i club non dovevano pagare le imposte.

La procura partenopea ha disposto sequestri per 12 milioni di euro circa. Destinatari del provvedimento anche i calciatori, tra cui l'ex attaccante della Fiorentina Adrian Mutu.

Il procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, titolare dell'indagine, ha parlato di "un radicato sistema finalizzato ad evadere le imposte".

Tra i toscani indagati anche Luciano Cafaro, amministratore unico del Grosseto, Massimo Mezzaroma, ex presidente del Siena, Giovanni Lombardi Stronati anche lui ex presidente della squadra della città del Palio e il direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino.