Attualità

Firenze capitale della lotta al cyberbullismo

Il Corecom della Toscana ha deciso di creare all'Istituto degli Innocenti un osservatorio nazionale che indaghi il rapporto tra i minori e internet

 L'osservatorio si avvarrà delle esperienze maturate in questi anni dal Coordinamento nazionale dei Corecom, dall'Istituto degli Innocenti di Firenze e dall'AgCom. Obiettivo: informare, ma soprattutto formare le famiglie gli insegnanti e i bambini sui rischi che si annidano in rete. Il cyberbullismo, certo, ma anche la pedopornagrafia

Un compito fondamentale, visto che, secondo uno studio realizzato dall'Istituto degli Innocenti insieme al Corecom toscano il 17% dei minori intervistati nell'ambito del progetto Trool (Tutti i ragazzi ora on line) ha avuto esperienze negative con qualcuno su internet. Colpa soprattutto dei social network che, come ha sottolineato il presidente di Corecom Toscana, Sandro Vannini: "Sono sì vietati ai minori, ma queste limitazioni possono essere facilmente aggirate". Da qui la necessità di un controllo più severo da parte della famiglie. "I genitori - ha detto Vannini - devono aprire un account sui social network ai loro figli ma conservarne le password per poter monitorare la loro posta privata". Accorgimenti semplici ma non scontati.

Eppure dall'indagine curata dal Corecom emerge con chiarezza che i ragazzi che hanno alle spalle famiglie maggiormente abili nell'utilizzo delle nuove tecnologie, social network compresi, hanno una conoscenza più puntuale del mezzo e riescono ad utilizzare il computer a scopi didattici e non solo ricreativi