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Caro bollette, a rischio 10.000 lavoratori agricoli

Coi rincari dell'energia fino al 355% è a repentaglio la sopravvivenza di un'impresa su 10 per un numero assoluto di circa 5.000 aziende

Rincari nelle bollette fra il 150% e il 355% mettono a repentaglio la sopravvivenza di più di un'azienda agricola su 10 (l'11%) per un valore assoluto di 5.000 imprese e 10.000 posti di lavoro: questa la stima degli agricoltori di Coldiretti Toscana sulle filiere produttive della campagna toscana fra imprese agricole, allevamenti ed agriturismi.

Secondo quanto rilevato, attualmente circa 20.000 aziende agricole, pari al 38% del totale, hanno reddito negativo e stanno lavorando in perdita. I costi legati all'energia, fra luce e gas, si abbattono su una condizione già infragilita dalla siccità che ha provocato raccolti più scarni. La combinazione delle due emergenze rischia di essere fatale per un segmento importante dell'economia agricola toscana.

Nel sistema agricolo, spiega Coldiretti Toscana, i consumi diretti di energia includono i combustibili per trattori, serre e i trasporti mentre i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. Si registrano rincari dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. 

Il comparto alimentare richiede ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro fino al riscaldamento delle serre nel comparto florovivaistico.

Ora l'autunno fa paura, e gli agricoltori invocano interventi urgenti di sostegno e per incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili anche all'interno delle aziende agricole.