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Caro energia, sindaci spengono caldaie e lampioni

Da stamani riscaldamenti spenti e lampioni a singhiozzo in alcuni comuni della Toscana, lo hano deciso i sindaci per limitare la spesa energetica

Dal primo Aprile scatta la razionalizzazione dei consumi energetici in Toscana, lo hanno deciso alcuni sindaci per limitare le spese nei bilanci ed i consumi.

Ad iniziare dal capoluogo, Firenze, alcuni comuni della Toscana hanno deciso di spegnere gli impianti di riscaldamento pubblici e privati con 15 giorni di anticipo rispetto ai tempi consentiti, ad esclusione di ospedali, case di cura, cliniche, scuole materne e asili nido.

Il provvedimento è stato adottato a Firenze, Lucca, Livorno e Siena. Nella Città metropolitana a Bagno a Ripoli, Calenzano, Fiesole, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Scandicci, Signa e Lastra a Signa, Montelupo, Cerreto Guidi, Certaldo, Montespertoli, Pontassieve, San Giovanni Valdarno e Impruneta.

Alcuni sindaci hanno ordinato inoltre di staccare l'illuminazione pubblica. Lampioni spenti, a rotazione, in zone e frazioni. L'ultimo ad essersi accodato è stato Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto, come ha annunciato la sindaca Elena Nappi che ha deciso di eliminare gli impianti a maggiore consumo mantenendo accese solo le lampade a led.

La crisi energetica legata alla guerra in Ucraina ha fatto registrare nelle ultime ore grandi tensioni internazionali non solo in Europa, con Italia e Germania maggiori importatrici di gas dalla Russia, ma anche negli Stati Uniti.