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Rincari, famiglie toscane con lo sfratto sul collo

Sulle morosità si è abbattuto il caro bollette. La situazione critica dovuta alla pandemia rischia di diventare drammatica nelle province toscane

La pandemia prima ed il caro bollette adesso, migliaia di famiglie toscane si avviano verso la povertà. Segnali di allarme arrivano da tutte le province.

Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini hanno organizzato per il 22 Marzo un presidio a Roma dove consegneranno un documento unitario al Ministero delle Infrastrutture. La loro premessa "il Pnrr, la legge di Bilancio hanno disatteso le aspettative e ora è tempo che questo Governo raccolga le istanze e riavvii una stagione di partecipazione con le parti sociali per intervenire sulla sofferenza abitativa che è impossibile negare e per la quale dobbiamo lavorare congiuntamente per trovare delle soluzioni atte ad evitare uno scontro sociale". 

In Toscana a lanciare il primo allarme in tempi non sospetti era stata la segretaria regionale, Laura Grandi, mettendo in guardia dai primi, timidi, aumenti dei costi di luce e gas "Gli aumenti per l’energia elettrica, per il gas e per il gasolio obbligheranno le famiglie a spendere di più e peseranno sulle rate condominiali, minando la sostenibilità dei bilanci familiari di tutti, tanto più delle famiglie che vivono in affitto. Le famiglie stanno rinunciando a scaldarsi e ad usare elettrodomestici come lavatrici e forni. Tutto questo per evitare di trovarsi con utenze staccate per mancato pagamento". Era l'11 Febbraio 2022 e di Ucraina non si parlava.

Gli amministratori di condominio in tutta la Toscana registrano un crescente numero di inadempienze nei pagamenti delle rate, con grosse ricadute negative di gestione e centinaia di avvii di procedimenti di ingiunzioni.

Il Tribunale di Firenze ha un volume di 50 richieste di esecuzione di sfratto a settimana (dati Sunia di Febbraio 2022). 

Oggi ad Arezzo Stefania Teoni, segretaria provinciale del Sunia spiega "Il punto di partenza vedeva 500 sfratti di cui circa un centinaio sono stati eseguiti. Una quota di famiglie ha trovato un altro alloggio ma l'incubo dello sfratto vale ancora per almeno 200 famiglie".

Teoni ha sottolineato "è necessario un adeguato rifinanziamento dei Fondi per il sostegno all’affitto e per la morosità incolpevole, pari ad almeno 250 milioni di euro. Servono risorse da destinare ai Comuni per prendere in affitto o acquistare alloggi da assegnare agli sfrattati determinando il canone in base alle condizioni di reddito. Va istituita una banca dati del patrimonio alloggiativo degradato, pubblico e privato, da finalizzare ad un uso in tempi brevi per le gravi emergenze alloggiative e contribuire ad affermare il passaggio da casa a casa".